Silenzio e fotografia. Ne parla Ricciardo Cecchi sabato 21 aprile


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Dopo la prima, partecipatissima conferenza dello psicanalista Pier Giorgio Curti, sabato 21 Aprile alle ore 17.30 a Villa Trossi è il fotografo Ricciardo Cecchi il relatore del secondo incontro dal titolo L’immagine muta. Silenzio e fotografia.

Organizzato da Jonas Livorno Centro di clinica psicoanalitica in collaborazione con la Fondazione Trossi-Uberti, l’appuntamento si inserisce in un ciclo di tre conferenze dedicate al tema “Dire il silenzio”.

Filosofia e psicanalisi, fotografia e musica sono gli ambiti esplorati dai tre relatori: dopo quelli condotti da Pier Giorgio Curti e da Ricciardo Cecchi, il terzo appuntamento vedrà protagonista Marco Lenzi, musicista e compositore.

La conferenza di Cecchi, arricchita dalla proiezione di immagini, prende in esame la fotografia, silenziosa al pari di tutte le arti figurative tradizionali.

Certo, con silenzio si intende la mancanza di suono o rumore. In senso figurato, si può indicare l’astensione dalla parola o dal dialogo. Ma il silenzio non è semplice mancanza di suoni e di contenuti; il silenzio è linguaggio, comunicazione, significato, messaggio; il silenzio non è assenza, parla senza le parole.

Il filosofo e sociologo francese Jean Baudrillard dice: “ La foto è il solo modo di percorre la città in silenzio, di attraversare il mondo in silenzio”. Prendendo da qui le mosse, si indagherà il legame tra silenzio e fotografia almeno sotto tre aspetti: le tecniche di realizzazione, la fotografia come memoria, il silenzio interiore dello “spectator”.

L’incontro è a ingresso libero.


Ricciardo Cecchi nasce a Firenze, dove studia scienze sociali, psicologia e antropologia; lì ha il primo incontro con la fotografia.

Dopo la laurea inizia a lavorare in pubblicità, prima a Firenze e a Padova nelle ricerche e come creativo; in seguito è a Roma come copy-chief e a Milano come direttore creativo presso agenzie internazionali.

A Milano fonda la sua agenzia, dove lavora come direttore creativo e strategic planner; sempre a Milano diventa anche partner di un’agenzia di relazioni pubbliche.

E’ proprio in questi anni che approfondisce la fotografia, dedicandosi prevalentemente al ritratto e ottenendo incarichi da clienti privati e business.

Due mostre: nel marzo 2011 a Milano la personale di ritratti “Chi sei?” presso lo studio PsicheMilano; a novembre dello stesso anno a Livorno, presso lo spazio Numero50, con la personale sulla sensualità femminile “Sensuous”.

Per la Fondazione d’Arte Trossi-Uberti tiene nel maggio 2017 il workshop di ritratto fotografico “Anime svelate”; nell’ottobre dello stesso anno cura l’incontro “L’arte di leggere la fotografia – Doisneau a Villa Trossi”.

Nelle vesti di docente Cecchi ha in preparazione il workshop “Attimi fuggenti / portrait&urban photography” che si svolgerà a Villa Trossi in maggio 2018.