Sabato 27 gennaio ore 17. Presentazione di “Marabù. Taccuino della prigionia” di Luciano Castelli
A un anno esatto dalla mostra allestita a Villa Trossi con disegni e documenti della prigionia di Luciano Castelli, sabato 27 gennaio Giornata della Memoria, alle ore 17 si presenta il volume “Marabù. Taccuino della prigionia” che per la prima volta pubblica quei materiali.
Edito da Valigie Rosse (Livorno), il libro è presentato da Francesca Castelli, figlia di Luciano, e da Antonella Capitanio autrice del testo del volume dove è riprodotto il taccuino già esposto a Villa Trossi oltre ad altri disegni di Luciano Castelli (Livorno, 1921-2006).
Castelli è stato letterato, artista e uomo di cultura. Laureato in lettere all’Università di Pisa nel 1944, sin da giovane ha partecipato a numerose mostre di pittura di interesse locale e nazionale, fra cui la prestigiosa Biennale di Venezia del 1950. Ha lavorato a lungo nella scuola, prima come docente e poi come preside, ma anche come sindacalista e come formatore, occupandosi di sperimentazione e innovazione. Dai primi anni ’70 è stato preside del liceo scientifico “Francesco Cecioni” di Livorno, avviandone la trasformazione in un importante liceo sperimentale.
Ingresso libero da Via Pastrengo 21.
«L’autore di questi disegni, negli anni ’44 e ’45, si trovava in Germania deportato dai tedeschi e
lavorava in una fabbrica di carri armati con la qualifica di aiuto scrivano. Un giorno gli capitò di
trattare in modo poco ossequente un autorevole personaggio, di quelli che al loro passaggio tutti
si affrettavano a dare spazio, e dovette perciò subire un mezzo processo da parte della Direzione.
Per punizione fu estromesso dall’ufficio e mandato a fare il pompiere di fabbrica: della qual cosa
poi si reputò assai fortunato, perché gli poteva capitare molto di peggio».
Luciano Castelli