LA FOTOGRAFIA SIGNIFICATIVA. Da ottobre Workshop on-Web sulla cultura fotografica
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“Questa foto è bella, questa è brutta”.
Se davanti a un’immagine proviamo a bandire dal nostro linguaggio questi due opposti aggettivi, oramai completamente logori, proveremo probabilmente la sensazione di chi perde la griglia di riferimento o la bussola per orientarsi. Una situazione, tuttavia, che può rivelarsi liberatoria e apportatrice di ossigeno per il nostro sguardo.
Ognuno di noi, fotografo o semplice appassionato di cultura visiva, potrebbe allora iniziare a domandarsi cosa ci dice e cosa ci dà l’immagine che abbiamo sotto gli occhi – per rendersi conto se è realmente “significativa”.
Se cioè ci porta in una dimensione altra, se fa emergere ciò che di invisibile e di universale – e di mistero – sta nel soggetto fotografato. Se ci tocca in zone riposte e sensibili dello spirito.
Leggere e apprezzare un’immagine non vuol dire lasciarsi andare a interpretazioni o letture sull’onda di emozioni e interpretazioni del tutto soggettive. Per imparare a leggere, come pure a scattare una foto, è necessaria la cultura visiva specifica del settore, che si acquisisce in primis attraverso i grandi maestri della pittura e della fotografia.
Dunque cultura visiva e potenza espressiva dei grandi maestri: è questo il filo conduttore di queste sessioni. In altre parole, “back to basic”!
La sfida di questo nuovo Workshop di Ricciardo Cecchi (con numero limitato di partecipanti), diretta ai partecipanti tanto appassionati quanto fotografi, è quella di mettere a frutto i concetti e le tecniche analizzati nelle 10 sessioni on-Web, per imparare a riconoscere “la fotografia significativa” e per produrre (per chi lo desidera) una unica fotografia significativa (con un lavoro di preparazione e discussione svolto insieme al docente).
Background di studi di antropologia e sociologia, art director e poi fotografo a Milano, Cecchi è al suo settimo Workshop a Villa Trossi. Il precedente, sempre on-Web, si è svolto questa primavera sul tema “le nuove percezioni all’interno della casa durante il lockdown”, con risultati lusinghieri per tutti gli allievi.