“Franco Mauro Franchi. Approdi alla Grande Madre. Sculture, disegni, dipinti”. Una mostra promossa dalla Fondazione d’Arte Trossi-Uberti dal 12 luglio al 31 agosto
Un’importante esposizione di opere dello scultore Franco Mauro Franchi, che la Fondazione d’Arte Trossi-Uberti sta preparando in collaborazione con il Comune di Livorno, si terrà durante la prossima estate a Villa Trossi, sede della Fondazione.
Nel parco nella bella villa ottocentesca di via Ravizza sul lungomare di Ardenza, recentemente riqualificata nel parco e nei suoi interni, saranno collocate trenta monumentali sculture, fuse in bronzo e vetroresina patinata, mentre nelle sale saranno esposte altrettante sculture di minori dimensioni, oltre a circa venticinque tra disegni e grandi tele, sei delle quali del tutto inedite.
Un video, con interviste e immagini documentarie, proporrà in continuo ai visitatori il procedere creativo dello scultore in alcune sue significative realizzazioni.
Durante tutto il periodo espositivo, dal 12 luglio al 31 agosto, un’imponente Figura seduta in bronzo, sarà collocata sul viale Italia, in corrispondenza visiva con Villa Trossi.
Verso fine luglio, durante il periodo di mostra, ne sarà presentato il catalogo, con testi critici a cura di Nicola Micieli e Veronica Carpita, che riproporrà l’immagine delle sculture nella loro ambientazione espositiva a Villa Trossi.
L’evento si inserisce nella serie di appuntamenti d’arte con i quali la Fondazione Trossi-Uberti ha rilanciato la sua immagine d’istituzione di formazione artistica, accompagnato da un impegno di tutela e valorizzazione ambientale della bella Villa, che la contessa biellese Corinna Trossi volle donare nel 1950 alla Città di Livorno, per insediarvi una Fondazione d’Arte in memoria del marito Dino Uberti, artista amatoriale ma di raffinata formazione artistica.
Nato a Castiglioncello nel 1951, Franco Mauro Franchi è un artista di riconosciuto livello internazionale.
Ha compiuto la sua formazione tecnica e linguistica sotto la guida degli scultori Vitaliano De Angelis e Oscar Gallo, del quale dal 1976 al 1989 è stato assistente all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Vinto nel 1989 il concorso nazionale per la cattedra di Scultura, Franchi ha insegnato prima all’Accademia di Belle Arti di Foggia e poi in quella di Bologna, dove è rimasto fino al 2000. In quell’anno ottiene il trasferimento all’Accademia di Carrara, dove tutt’ora tiene i corsi di Scultura del Triennio e del Biennio curando la specialistica relativa alla fonderia artistica.
Franchi ha partecipato a importanti rassegne, tra cui la 54a Biennale di Venezia su invito di Vittorio Sgarbi (2011-2012) e allestito personali in Italia, Francia, Svizzera, Belgio, Stati Uniti. Ha eseguito opere monumentali in pietra e in bronzo per spazi pubblici e privati in Italia, Svizzera, Giappone e Stati Uniti. Autore della grande Fontana di Piazza Guerrazzi a Cecina, Franchi vive a Castiglioncello e lavora in un vasto atelier alle Morelline.
Fin dagli esordi, Franchi ha eletto a tema cardine della sua ricerca artistica il nudo muliebre. Forme giunoniche e solenni, solari e palpitanti di vita, si propongono con leggiadria nello spazio che le circonda, con una loro possente carica sacrale. Come “Isole” dense della memoria di antiche civiltà mediterranee, le figure di Franchi si delineano in infiniti profili, ampi e sensuali, parlando il linguaggio potente di una Natura ubertosa.
Questa promossa dalla Fondazione Trossi-Uberti è la prima personale che Franchi ha occasione di tenere a Livorno.