“Libeccio. Omaggio a Maurizio Biagini”. Dal 30 settembre al 9 ottobre

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Libeccio è un omaggio a Maurizio Biagini (1964-2022), una delle voci più rappresentative e pungenti della città di Livorno. La vocazione artistica comincia nello studio del padre Gianfranco con una prima impostazione post macchiaiola: le pennellate materiche di colore fanno trasparire vene nostalgiche e malinconiche.
L’anno di svolta è il 1981, quando incontra la pop art e la litografia e il suo estro comincia a porsi come un lavoro di denuncia sociale. I soggetti privilegiati sono gli esclusi, i non conformi, gli outsiders. Lasciata l’Accademia delle belle arti, come ambiente troppo rigido per una mente eclettica, comincia le sperimentazioni materiche: sabbia, catrami, carte. La ricerca approda nei suoi tratti distintivi: la gestualità delle pennellate, come vento di libeccio e la capacità di sintesi, eliminando il superfluo, proprio come raffiche che spazzano via tutto.
Dal 2003 inizia a dipingere per cicli, avendo il tema del mare come ricorrente protagonista. Ha partecipato ad alcune edizioni del Premio Rotonda, vincendo nel 2011 la 59^ edizione.
Biagini ricerca il non scontato, il dramma quotidiano, l’originale svuotato dall’effimero. Conosciuto in tutto il mondo, le sue opere sono sparse come ceneri. Ne presentiamo una selezione in un omaggio a quell’artista livornese che tutti conoscono e che ci ha lasciati prematuramente, affidando il suo tocco e la sua anima maudit su queste tele, come Libeccio.
Questa piccola mostra omaggio a Maurizio Biagini è stata realizzata grazie a Amedeo Biagini, Sebastiano Biagini, Federico Bocci, Pier Giorgio Curti, Monica Farioli, Massimo Filippelli, Gianluigi Guarnotta, Filippo Lotti.
La mostra è aperta dal venerdì alla domenica in orario 16-19; dal lunedì al giovedì mattina su appuntamento telefonico.
Domenica 9 ottobre alle ore 17, per il finissage della mostra, interverranno in ricordo dell’artista Pier Giorgio Curti, Serafino Fasulo, Filippo Lotti.