La Fondazione d’Arte
Un generoso amore per l’arte e per Livorno
La contessa Corinna, figlia di Carlo Trossi, ereditò la Villa nel 1927 e continuò a risiedervi con il marito Dino Uberti, già industriale di successo e pittore amatoriale di compiuta educazione artistica.
Ambedue nati a Biella, amatori e cultori d’arte, essi stabilirono con Livorno e con il suo ambiente artistico un particolare legame d’affezione che poi indusse la contessa, rimasta vedova e senza eredi diretti, a concepire il progetto di una Fondazione d’Arte che la Città di Livorno, designata a questo fine erede universale, avrebbe costituito nel nome suo e del consorte allo scopo di assecondare nei giovani livornesi la passione artistica, curandone la formazione in primo luogo nella pittura, disegno e scultura.
Il lascito era formato dalla Villa Trossi in via Ravizza con le sue pertinenze immobiliari, da alcuni fondi agricoli nel comune di Livorno e da altri beni mobili, destinati a costituire patrimonio disponibile a sostegno delle finalità istituzionali.
Il Comune di Livorno ricevette l’importante donazione alla morte della contessa il 17 febbraio 1953, testimonianza di un generoso amore per la Città, e costituì la Fondazione Culturale d’Arte Trossi-Uberti.
Riconosciuta con decreto del Presidente della Repubblica, la FTU iniziò l’attività nel 1961 con la Presidenza di Ettore Borra, già esecutore testamentario della contessa e da lei stessa designato nel testamento quale Presidente a vita della Fondazione.