IL SENSO DELLA FOTOGRAFIA – Conoscenza ed espressione del sé

Mediagallery

Sono attivi due corsi identici: 1. Tutti i martedì alle 21, dal 15 ottobre al 26 novembre 2024 / 2. Tutti i giovedì alle 21, dal 17 ottobre al 28 novembre 2024

“La fotocamera è uno strumento che insegna alle persone come vedere senza la fotocamera”

(Dorothea Lange, fotografa)

Milioni di fotografie ogni giorno invadono internet e i social media, con una altissima frequenza. Nella stragrande maggioranza sono immagini irrilevanti, che trasmettono solo se stesse, che inducono passività, assuefazione e privazione del sé in chi le guarda. Ma c’è un modo per uscire da questa spirale – e riacquisire immaginazione ed emozione, anche come fotograf*.

E’ scegliere il silenzio contro il rumore, la lentezza contro la velocità, la rarefazione contro l’accumulo, il mistero contro la banalità, lo stupore contro l’indifferenza. Il senso della fotografia, oggi, può essere trovato qui: possiamo scegliere di utilizzare la fotografia come dispositivo per orientarci nel mondo esterno e riconnetterci col nostro mondo interiore.

Per il semiologo Roland Barthes la peculiarità della fotografia è di “attestare che ciò che vedo è effettivamente stato”. Ma per poter affermare “io c’ero davvero”, bisogna “pulire lo sguardo”, come suggerisce il fotografo Luigi Ghirri con le teorizzazioni che sono alla base delle sue immagini. Pulire quel nostro sguardo inquinato da una sovrabbondanza di messaggi, che ci impedisce di vedere.

Solo uno sguardo lento, attento e pulito può attivare una relazione virtuosa fra esterno e interno, che trasforma lo spettatore passivo in spettatore partecipe, capace di convertire ciò che sta osservando, comprese le realizzazioni dei grandi fotografi, in mezzi di conoscenza del sé.

Questo percorso, se consapevole, può nutrire di stimoli narrativi chi fotografa. E portare ad esprimere il proprio sé, inquadrando l’esterno in modo da far emergere un significato più profondo e universale delle cose, oltre il visibile.

In questo modo la fotografia può diventare una sorta di autoterapia liberatoria, che consente a chi la pratica di riappropriarsi della propria unicità di spettatore e attore, consapevole e attivo, nell’attuale cultura visiva.

Obiettivi del Workshop

Fornire, a chi è interessat* alla fotografia come mezzo di conoscenza ed espressione del sé, gli strumenti di cultura visiva e il percorso di “pulizia dello sguardo” necessari per produrre fotografie sempre più significative.


Programma

Sviluppo delle sessioni
Il Workshop si articola in due moduli, che tengono presenti gli interessi e le esigenze dei partecipanti.

1)Modulo principale
Il contenuto è dato da:
a) indicazioni sul percorso virtuoso da seguire per raggiungere gli obiettivi;
b) studio e analisi delle realizzazioni di grandi fotografi, scelti per l’originalità e la pulizia del loro sguardo;
c) intensa attività di interazione di gruppo su visioni, percorsi e risultati di questi autori.

Si sviluppa in 7 sessioni on-Web, una la settimana, a partire da martedì 15 ottobre 2024.
Ogni sessione di 60 minuti è a numero chiuso: minimo 8 – massimo 10 partecipanti.
Il costo individuale per questo ciclo è di € 120.
I partecipanti devono disporre di un computer dotato di telecamera per partecipare alle videoconferenze. Il docente condivide dal proprio schermo un Power Point composto da immagini e testi, attraverso la piattaforma Meet.

2)Modulo integrativo (facoltativo, a seguire)
L’alliev* che desidera inoltre realizzare sul campo i particolari approcci illustrati nel modulo principale, partecipa ad un’uscita collettiva assistita dal tutor – in luogo, giorno ed ora concordati.
Ogni partecipante invia quindi al tutor in differita un massimo di cinque scatti e riceve da questo valutazioni e consigli tesi a migliorarne la qualità.
Il costo individuale per l’esercitazione e la supervisione post-scatti è di € 30.

N.B. In sintesi, il costo individuale per chi partecipa al Modulo principale è di € 120; per chi partecipa a Modulo principale + Modulo integrativo è di € 150.


Docenti associati: