La sedia futurista di Francesco Cangiullo rivive grazie agli Allievi di Villa Trossi
In occasione della mostra dedicata al poeta futurista Francesco Cangiullo, che apre i battenti sabato 13 aprile alla Biblioteca Labronica “F.D. Guerrazzi”, gli Allievi dei Corsi di Pittura sono stati coinvolti in un Contest di progettazione di una sedia futurista.
Il poeta napoletano Cangiullo, scomparso a Livorno nel 1977, aveva scritto nel 1920 il Manifesto Il mobilio futurista. I mobili a sorpresa, parlanti e paroliberi in cui auspicava la creazione di mobili innovativi e componibili fatti di “intrecci, scontri e corpo-a-corpo di lettere di svariati caratteri”.
Trovando i mobili contemporanei “tristi, funebri, glaciali, cafoneschi e sempre chiusi in un mutismo di sarcofago”, lo scanzonato manifesto prefigura mobili paroliberi ossia “parlanti, allegri e che non romperanno le scatole…, oltre ad essere pratici, comodi,utili, eleganti, iridescenti, economici e soprattutto IGIENICI”.
I progetti disegnati da Cangiullo sono purtroppo perduti, così Veronica Carpita, curatrice della mostra e direttrice della Fondazione Trossi-Uberti, insieme ai docenti del Corso di Pittura Sauro Giampaia e Yonel Hidalgo, hanno pensato di lanciare un Contest tra gli Allievi dei Corsi avanzati di Pittura affinché, traendo ispirazione dal Futurismo e dal Manifesto di Cangiullo, elaborassero progetti di sedie componibili in cartone dipinto.
Tra i numerosi elaborati, sono stati selezionati gli ottimi progetti di Beatrice Barsottini (Sedia futurista per bambino), di Sabrina Filippi (Sedia futurista per adulto) e di Luca Sarti (ZANG! 2019), realizzata quest’ultima da David Andrei e Cristina Florio.
Siete tutti invitati a vedere la mostra e a NON sedervi sulle tre sedie futuriste!
La mostra Francesco Cangiullo. Futurista dissidente inaugura il 13 aprile alle ore 17,30 all’interno dei locali della Biblioteca Labronica F. D. Guerrazzi di Villa Fabbricotti (viale della Libertà, 30) dove rimarrà con ingresso gratuito fino al 9 giugno 2019.
Il progetto espositivo indaga il percorso artistico dagli anni della giovinezza napoletana, all’epoca della sua adesione al Futurismo fino al lungo periodo trascorso a Livorno. In mostra manoscritti, lettere, fotografie,partiture, edizioni rare e pubblicazioni d’epoca, dipinti, disegni e collage degli anni livornesi oltre ad alcune preziose testimonianze grafiche e pittoriche del periodo futurista.
Info: Biblioteca Labronica “F. D. Guerrazzi” 0586/824511; www.comune.livorno.it; Cooperativa Itinera 0586/894563, www.itinera.info.