La ricostruzione post-bellica in Toscana. Ne parla Denise Ulivieri nella prossima conferenza di Storia dell’Arte


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Giovedì 28 aprile alle ore 17.30 Denise Ulivieri parla di Costruire la modernità o “Ricostruire dov’era com’era”. I piani di ricostruzione: il caso toscano.

Alla fine della seconda guerra mondiale si contano i danni. In una situazione di emergenza generale, precarietà economica e instabilità sociale viene emesso il Decreto Legge del 1° marzo 1945 n.154 relativo ai piani di ricostruzione. Questo strumento urbanistico avrebbe dovuto disciplinare la ricostruzione affrontando “le esigenze inerenti ai più urgenti lavori edilizi, con la necessità di non compromettere il razionale sviluppo degli abitati”.

Si apre in Italia il grande dibattito sulle proposte e sulle modalità della riedificazione divise tra tradizione conservativa e istanza innovativa.

Nel 1946 Giovanni Michelucci sostiene che “la ricostruzione è una circostanza favorevole o sfavorevole per affermare le nostre  possibilità di ripresa civile. Si presenta l’occasione di poter delineare la città nuova”.

Alcuni casi paradigmatici toscani propongono il grande tema di costruire la modernità o “ricostruire dov’era com’era”.

Denise Ulivieri è professore aggregato di Storia dell’architettura presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa. Ha collaborato in qualità di ricercatrice per indagini e rilievi preliminari alla redazione del Piano Regolatore di Livorno redatto da Gregotti Associati Studio di Milano. Nell’ambito della redazione del Piano Strutturale del Comune di Lucca, coordinato dal Prof. Arch. Italo Insolera, è stata consulente del gruppo La città storica. E’ stata nominata esperto del progetto denominato Aree interne della Versilia storica nel quadro del P.I.M. Progetto Integrato Mediterraneo. E’ docente del Laboratorio Universitario Volterrano (LUV) e dal 2011 è membro del comitato scientifico del LUV. Collabora con il Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello occupandosi soprattutto di culture sismiche locali. Nel 2006 è nominata rappresentante dell’ateneo del Laboratorio per la pianificazione e gestione del paesaggio. E’ membro della Giunta del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa. E’ socio dell’Associazione Italiana di Storia Urbana (AISU). Dal 2010 è membro dell’Accademia degli Euteleti di San Miniato (PI) e dal 2013 membro dell’Accademia dei Sepolti di Volterra (PI). Ulivieri ha coordinato il progetto nazionale Culture sismiche locali. Lunigiana e Garfagnana e la ricerca regionale dal titolo Documentazione storia sismica e livello di vulnerabilità dell’edificato cosiddetto minore in Valtiberina Toscana. Ha promosso il progetto Giovanni Salghetti-Drioli. Itinerario livornese di un architetto e ha curato la relativa mostra e catalogo. Ulivieri è direttore della collana editoriale Quaderni di ecostoria, edita da Pisa University Press, e della collana editoriale Esempi di storia dell’architettura edita da Felici Editore, Pisa. Dal gennaio 2013 è membro del CdA della Fondazione Trossi-Uberti.